Il Pd si decide e annuncia: "Incontreremo i tre Consiglieri per trovare una linea comune"

PESCARA – Cerca la via della ragione il Pd abruzzese, prima che la spaccatura ufficialmente aperta in Consiglio regionale martedì scorso diventi una voragine in cui rischierebbe di sprofondare l’intero partito, con il resto della maggioranza. E a quel punto l’unico futuro sarebbero le elezioni, che in questo momento nessuno sembra volere. Devono essere questi i motivi che hanno spinto la segreteria regionale del Pd a diffondere un mite e ragionevole comunicato stampa, foriero di ricomposizione, che suona così.

“Il Partito Democratico è un partito aperto al confronto e al dialogo. Per questo, a breve, insieme al Capogruppo Sandro Mariani, convocheremo una riunione della Segreteria Regionale con i Consiglieri Regionali del PD.” Commenta così Andrea Catena Coordinatore Segreteria PD Abruzzo. “Lo scopo della riunione sarà quello di valutare da una parte il lavoro svolto dai nostri rappresentanti in Consiglio Regionale e i relativi comportamenti, dall’altra quello di  analizzare temi e argomenti con gli stessi, in modo da definire una linea strategica che sia il più condivisa possibile” continua Catena. E conclude: “La forza del nostro Partito sta proprio nella condivisione delle problematiche e nel confronto tra idee differenti che da questa scaturisce. Riteniamo che sia fondamentale mantenere aperto il dibattito affinché l’azione di cambiamento, già avviata un anno fa, possa essere contraddistinta da maggiore coesione ed efficacia.” 

Il partito, dunque, pensa di ricucire con il suo Monticelli e i compagni di maggioranza Gerosolimo e Olivieri. Il Pd sa bene che non può che far rientrare la crisi, e per far questo deve muoversi come partito, tenendo fuori il più possibile dalla gestione della crisi il governatore D’Alfonso, che, non peccando, caratterialmente, in decisionismo nonè il più adatto in questo momento. A meno che non si tratti di una trattativa, allora in questo caso, è possibile che l’incontro di oggi tra D’Alfonso e i tre consiglieri dello strappo, segni il momento definitivo del si o del no.